Agriturismo contesti  
 
 
    Mostra # 03
Fino al 6 novembre 2005
 
    Mostra # 02
Fino al 22 maggio 2005
 
    Mostra # 001
Fino al 18 maggio 2005
 
 
Fino al 22 maggio 2005
Mostra # 02
Mostra Bianca

CENTRO ARTE CONTEMPORANEA BANNATA Piazza Armerina (EN), Contrada Bannata Segreteria mostra: +39 3401215704 +39 0957159323 e-mail: artebannata@virgilio.it A Piazza Armerina -En nei pressi del Parco archeologico Villa del Casale, in un'area del centro Sicilia considerata il terminale del suggestivo percorso ecologico "E1" - in Italia "Cammino dell'Alleanza" - che dalla Norvegia attraversa l'Europa per concludersi in Sicilia, nel contesto di un'articolata architettura rurale ottocentesca di proprietà di Nietta Bruno, è nato per iniziativa privata - un connubio tra cultura e impresa - il Centro Arte Contemporanea Bannata quale "luogo di osservazione" per la ricerca e l'informazione sulla produzione artistica contemporanea, affidato alla direzione artistica di Anna Guillot e finalizzato con lucida determinazione in senso divulgativo e promozionale. Con gli Achromes, Piero Manzoni, al di là di accezioni evocative o simboliche ("un bianco che non è paesaggio polare, una materia evocatrice o una bella materia, una sensazione o un simbolo od altro ancora..."), centra ogni possibilità del bianco in senso tautologico, quale identificazione di spazio infinito e infinibile o ripetibile all'infinito, senza soluzione di continuità ("non più oggetto da fecondare e possedere patriarcalmente ma entità autodeterminata, campo autonomo di energia oggettuale e materica." Celant, 1975). Analogamente si esprime Enrico Castellani: "da trentacinque anni uso pitture sempre rigorosamente allo stato liquido, soggette ad evaporazione e conseguente consolidamento, qualche rara volta nebulizzate; mai sublimate" (1994). E alla domanda: "Sono tue le parole: white: not subject of itself / not visual / not simple / not spiritual / no 'more is less' / not psycological / not religious / not 'minimal' / not geometric / no reduction / nothing of the solar spectrum / not litterary / no idea of the beautiful / idea of feelings?... / not political / nothing of the pure / not mistic / not emotional / not silent / no confessions / nothing of the light..., aggiungeresti qualcosa?", Angelo Savelli risponde: "Una sola cosa: le comprende tutte." (intervista, 1995). Per non citare le disamine storiche sul bianco filosofico (Wittgenstein), poetico (de Nerval, Mallarmé), artistico (Malevi_), sonoro (Kandinskij, Cage), ecc. e le molteplici connesse definizioni di spazio, da Fontana a Newman. Importanti eventi espositivi ("Monochrome Malerei", 1960, a cura di Udo Kultermann; le mostre dello spazio Azimut di Milano, 1959-'60; quelle del Gruppo T, "Miriorama", 1960-'65, di Zero e GRAV; le "Il probabile umore dell'idea", '89, "Milano et mitologia", '90, "Stati del bianco", '94, curate rispettivamente da F. Gualdoni, A. Vettese e V. Biasi, e numerose più recenti) hanno volto insistentemente lo sguardo sull'arte monocroma. Questa "Mostra Bianca" segue quindi una linea d'interesse ampiamente tracciata fornendo ulteriori punti di vista sull'argomento, a conferma e dimostrazione dell'ampiezza e attualità di un così insistito "tema". Si tratta di installazioni e video di: Massimo Arduini, Adriana Civitarese, Iginio De Luca, Earth Reflects World If Nameless, Roberto Piloni, Marina Quaranta, Alfredo Sciuto, Ampelio Zappalorto e del critico Vittoria Biasi per l'occasione in qualità di artista. E' esposta inoltre una suggestiva opera bianca di Tadeusz Kantor (Emballage, dedicato al silenzio) proveniente da un'importante collezione privata. La rassegna-evento - da un'idea di Anna Guillot - si vale dell'apporto critico di Adriana Martino, teorico dei linguaggi visivi e curatore indipendente di mostre e rassegne, collaboratore di "Flash Art", "Segno", ecc. Mostra Bianca è l'esito di un work in progress collettivo della durata di 3-4 giorni. Il catalogo, edizioni Sincronie, documenta il work in progress e contiene, oltre al saggio introduttivo e alla riproduzione delle opere, le schede critiche e le note biografiche degli autori.

login credits