1 agosto 2001 ORFEO DEI PAZZI
Oltre i confini della memoria regia e coreografia di Aurelio Gatti
MDA PRODUZIONI DANZA – ROMA
Musiche della produzione etnica
Disegno luci Stefano Stacchini
Costumi Maria Sabato
Scene Capannone Molière
Interpreti Ernesto Lama Elisa Turlà Giuseppe Amorelli
Gianna Beduschi Paola Ballisari Giuseppe Bersani
Monica Camilloni Annalisa D’Antonio Angelo Giannelli Gioia Guida
Musiche dal vivo Michel Audisso – clarino
Antongiulio Galeandro – fisarmonica
Valerio Perla – percussioni
e Nando Citarella
NOTE ALLO SPETTACOLO
Oltre i confini della memoria dichiarata dalla tradizione, è possibile riconoscere il mito, farlo rivivere nella pienezza della sua forza scevro dalla sterilità dell’imitazione sia essa generata ad ampio spettro o nell’alveo di ristretti nuclei marginali? Vi sono zone limite, nelle quali ci sembra di poter raggiungere l’obiettivo, dove tutto s’impasta in una sorta di desiderio ancestrale e il ricordo si fonde con l’esigenza stessa dell’affermazione quotidiana, quasi la verifica di un codice genetico sul quale s’innesta il futuro. L’esperienza del nonno passata al nipote, l’iniziazione dell’adepto per il guru, il viaggio proibito con lo sciamano, sono i quadri consequenziali e vibranti dell’interminabile piece giocata sul palcoscenico della storia, gli eroismi singolari e nascosti che dalla radice traggono la linfa e l’alimento della rigenerazione.
Forse solo in questa chiave ci sembra che il mito possa concretizzarsi ed in un costante presente riviva l’emozione primigenia con uguale intensità. Ma anche in questa condizione sapremmo riconoscerne l’autenticità, accettarne la sublimazione?
Nemmeno Orfeo, che dagli albori della narrazione continua infaticabile il suo viaggio e il suo canto d’amore e di morte, sfugge a questa condizione, sfidando il tempo e tentando di riprodursi nell’eterna catarsi.
Le parti sono assegnate da sempre, i ruoli assunti. Tutto è pronto. S’attende l’arrivo del prossimo inconsapevole ospite dell’ennesimo Orfeo – l’ultimo in ordine temporale – per dar vita alla rappresentazione. Una funzione antica, rubata alla classicità ateniese, ad un Poliziano sospeso tra segno della tradizione e poetica dell’origine, un’imprescindibile cerimonia d’iniziazione, un riconoscimento palese del diritto d’appartenenza al clan
All’arrivo dell’ospite, nella esasperazione simbolica, si officia il rito come esige la consuetudine ma, nella dichiarata tensione e nella manifesta autenticità della matrice passionale, Orfeo perde l’inclinazione allegorica riscattando una coscienza indesiderata e non riconosciuta che lo conduce, una volta ancora inesorabilmente e come peraltro richiesto dalla tradizione, a perdere la vita dilaniato, ammazzato dallo stesso clan che non lo riconosce.
MDA Produzioni Danza
MDA Produzioni Danza è una compagnia stabile di produzione
coreografica riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Assume l’attuale denominazione nel 1990 a seguito dell’incontro tra
Roberta E. Garrison e Aurelio Gatti, già direttori artistici delle rispettive
compagnie. Dal ’90 al ’93 si susseguono altre importanti fusioni con
significative compagnie del panorama italiano.
Le numerose collaborazioni che si sono susseguite negli anni sono
il segno di un’attività vivace che aggrega differenti proposizioni artistiche,
la realizzazione di una compagnia intesa come polo di attrazione per le
più eterogenee sensibilità accomunate dall’originale ricerca dei suoi autori.
Aurelio Gatti, coreografo e regista, ha lavorato con le più importanti
Istituzioni (Istituto del Dramma Antico, Stabile di Napoli, del Veneto
di Trieste) con i teatri lirici di Palermo, Verona, Bologna Venezia, Trieste.
Ha firmato numerose coreografie per il teatro, il balletto e l’opera
lirica. Direttore artistico di numerosi festival e rassegne,
dal 1990 presiede il consiglio artistico della Compagnia.
ORFEO DEI PAZZI
regia e coreografia di Aurelio Gatti
MDA PRODUZIONI DANZA – ROMA
|